RUBRICA DELLA SALUTE DEL LUNEDI
Lo StarGate della Salute – L’Uomo Nuovo – A cura di Villaggio Ranco
Benvenuti alla VENTISEIESIMA puntata della Rubrica della Salute.
L’ARGOMENTO DI QUESTA SERA: Acetosella, una delle tre piante dell’Essiac, famoso rimedio contro il Cancro
ESSIAC
Un’ infermiera canadese, Rene Caisse, negli anni Venti del Novecento viene per caso a conoscenza di una miscela di erbe indiane, chiamato Essiac, particolarmente efficace nella cura dei tumori. Inizia allora a sperimentarla sui malati terminali o respinti dal sistema medico ufficiale perché ormai incurabili, ottenendo risultati strepitosi. In poco tempo, però, quello stesso sistema medico-politico si mette ad ostacolarla costringendola a trovare vari e faticosi espedienti per poter continuare la sua opera benefica….
Questa sera vi parleremo di una tra le piante più potenti contenute nell’Essiac:
RUMEX ACETOSELLA
Nel Canadian Pharmacy Journal del 1868, le foglie della Rumex acetosella e della Rumex acetosa furono incluse nell’elenco delle piante medicinali canadese. Nel 1926, l’Istituto Nazionale per i Cancro ricevette una ricetta dal Canada che citava una cura indiana per il Cancro che consisteva in un impacco per applicazioni esterne fatto con pane e succo di acetosella. Rene Caisse nella sua esperienza notò che questa piccola pianta vigorosa era efficace nell’aggredire e decomporre tumori e nell’alleviare altre malattie croniche e degenerative. Altri ricercatori hanno riportato che i suoi fiori in infuso alleviano ulcere interne, ittero verdinico e tutte le malattie della pelle, ivi compree scrofolosi e scorbuto. I semi maturi dell’acetosella atti macerare nel vino, avevano la reputazione di far fermare emorragie e flussi mestruali molto forti, per merito del loro effetto agglomerante e seccante. Questi semi hanno anche la proprietà di fungere da antidoto contro alcuni veleni.
Impacchi fatti con un’infusione di foglie fresche ed applicati esternamente su foruncoli e tumori si sono rivelati benefici, e un cucchiaio da te di succo fresco agisce come tonico sul tratto urinario.
Quando il succo è mescolato con un po’ di aceto di mele e applicato a varie eruzioni della pelle (come eczema, herpes o tricofizia), questi problemi migliorano. Nel 1475, Therleif Bjornsson, autore di un manoscritto medico Islandese, scrisse “Il suo succo messo negli occhi li schiarisce…il suo succo messo nelle orecchie fa sentire meglio”. L’acetosella contiene grandi quantità di vitamina: A, complesso B (soprattutto nei semi), C, D, E, K, P e vitamina U.
Tutte le vitamine naturali sono sostanze alimentari organiche che si trovano solo in piante ed animali. Questa piccola pianta è anche ricca di minerali, compresi calcio, cloro, ferro, magnesio, silicio, sodio, zolfo e tracce di rame, iodio, manganese e zinco.
La combinazione delle suddette vitamine nutre tutte le ghiandole del corpo. Altri elementi essenziali nell’ acetosella sono: carotenoidi e clorofilla, presenti nelle foglie e negli steli, come pure diversi acidi organici tra cui l’acido citrico (un antiossidante), malico, ossalico, tannico e acidi tartarici.
La clorofilla, il pigmento verde nelle foglie e negli steli dell’acetosella, è “potere solare concentrato”. Assomiglia molto all’emoglobina, il pigmento rosso del sangue umano, ma ha come centro un atomo di magnesio, mentre l’emoglobina è costruita intorno ad un atomo di ferro.
Sia la clorofilla che l’emoglobina portano ossigeno a ogni cellula dell’organismo.
Le molecole di clorofilla che portano ossigeno attraverso il flusso del sangue possono produrre i seguenti effetti:
-evitare il danno ai cromosomi fino a bloccare effettivamente il tumore
-ridurre il danno delle ustioni da radiazioni
-incrementare la resistenza ai raggi x
-annientare germi e prevenire la crescita di batteri nocivi
-rinforzare le pareti delle cellule, migliorando così il sistema vascolare, la funzione cardiaca, intestinale, polmonare e a livello uterino.
-aiutare a rimuovere depositi estranei dalle pareti dei vasi sanguigni.
-alleviare le infiammazioni del pancreas e purificare il fegato.
-aumentare la capacità del corpo di usare ossigeno, aumentando il livello dello stesso nelle cellule tessutali.
(tratto da: Essiac – a cura e con postfazione del dott. Stefano Scoglio, Ph.D)
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