RUBRICA DELLA SALUTE DEL LUNEDI –

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Lo StarGate della Salute – L’Uomo Nuovo – A cura di Villaggio Ranco

L’ARGOMENTO DI QUESTA SERA: IL LIMONE

 

CHI E’ COSTUI?

Il limone (assieme al pomodoro) è il vegetale con il più alto contenuto di acido citrico, una sostanza essenziale per il ricambio energetico delle cellule. Contiene inoltre citrati di sodio e di potassio, che hanno un notevole potere depurativo.
Dal limone lo scienziato ungherese Albert Szent-Gyorgy riuscì per primo a isolare la vitamina C, di cui il frutto è particolarmente ricco.

FORMIDABILE RIMEDIO VASCOLARE

Questo frutto solare è un ottimo ricostituente e un vero amico degli ipertesi. Sgrassatore principe del sangue ne abbassa la viscosità, migliora così la circolazione, diminuendo la pressione, migliorando l’elasticità delle arterie. Questo arresta le emorroidi interne ed esterne, vince la depressione e ringiovanisce.

TRE LIMONI IN SUCCO AL RISVEGLIO E TRE LIMONI AL TARDO POMERIGGIO

Tutto il frutto è buono e commestibile, ricco di bioflavonoidi, sostanze naturali altamente terapeutiche e benefiche sulle pareti vascolari dei vasi capillari. La quantità giornaliera da prendere fuori dai pasti può variare da 6 a 12, cioè il succo di 3 limoni medi al mattino a digiuno, ed il succo di 3 limoni dopo mezzogiorno alle 17 per esempio. Questo durante parecchie settimane. Berlo senza zucchero e addizionato d’acqua naturale al 30%.

Una cura di limoni è da raccomandare, perché è il migliore rimedio per fluidificare il sangue. Il limone, grazie al suo alto contenuto di glucosidi come l’esperidina e la diosmina, nonché di flavonoidi, la cui azione risulta essere simile a quella della vitamina-P, rafforzando i vasi capillari e stimolando la circolazione venosa. Apporta notevole giovamento nei gonfiori alle gambe, nel caso di edemi, varici ed emorroidi.

PERCHE’ ASSUMERE LIMONE

I perchè sono svariati e tutti di altissimo livello. Ne elenchiamo alcuni sperando di non annoiarvi…

  • Riduce i livelli di colesterolo e contrasta l’arteriosclerosi: grazie all’azione fluidificante dei citrati di sodio e di potassio, il sangue circola più liberamente nelle arterie e passa facilmente attraverso le pareti dei capillari, apportando alle cellule una maggiore quantità di sostanze nutritive. Se bevuto abitualmente e in quantità significative, il succo di limone aumenta i livelli di colesterolo HDL, il cosiddetto ‘colesterolo buono’ e abbassa il livello di colesterolo LDL, ‘quello cattivo’. Riduce inoltre i livelli di omocisteina messa in relazione con alti rischi d’infarto.
  • Combatte reumatismi, artrite e gotta: il limone contiene oligoelementi che sciolgono i cristalli di acido urico. L’acido citrico, inoltre, ha un effetto depurativo.
  • Allevia i sintomi di mal di gola, raffreddore e influenza: per le loro proprietà antivirali e antibatteriche gli oli essenziali del limone sono efficaci nel contrastare le malattie infettive. Per stroncare un raffreddore sul nascere, ai primi sintomi, quando la gola inizia a pizzicare,à si consiglia di mangiare un limone intero, buccia e semi compresi (di produzione biologica); in caso di mal di gola, si consiglia di fare gargarismi con il succo di limone. Se il naso è otturato, instillate alcune gocce di succo di limone direttamente nel naso.
  • Aiuta a digerire i grassi: il limone si è dimostrato utile a chi ha tendenza a formare calcoli alla cistifellea. Uno dei sintomi più frequenti è la difficoltà a digerire i grassi, dovuta alla presenza di piccoli calcoli. A digiuno o lontano dai pasti, bevete il succo di almeno tre limoni nell’arco della giornata.
  • Cura le affezioni della pelle: per le sue proprietà antivirali e antisettiche, il succo di limone favorisce la guarigione in caso di verruche, foruncoli, vescicole, afte, pustole, ferite e piaghe. Si consiglia di mettere sulla zona interessata qualche goccia di limone, due o tre volte il giorno.
  • Disinfetta: in caso di punture d’insetti (zanzare, pulci o altro) strofinate sulla zona interessata una fettina di limone.
  • Nello svezzamento: come tutti gli agrumi, il limone può essere introdotto nell’alimentazione del bambino all’ottavo mese. Una o due gocce di questo frutto possono però essere offerte anche nei mesi precedenti, in caso di singhiozzo. Si fa tuttavia eccezione a tali indicazioni se in famiglia vi sono predisposizioni alle allergie: in questi casi per offrire gli agrumi è bene aspettare dopo l’anno, anche qualora il bambino abbia il singhiozzo e comunque, sentire prima il proprio pediatra.

 

 

 

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