RUBRICA DELLA SALUTE DEL LUNEDI

Benvenuti alla 45esima PUNTATA – Lo StarGate della Salute dell’Uomo Nuovo

A cura di Villaggio Ranco

L’ARGOMENTO DI QUESTA SERA: “Lassù sui monti”… riflessioni per l’Uomo Nuovo!

“Oggi facciamo veramente fatica a comprendere quel sistema di vita, contrassegnato da tanto lavoro, da immensi sacrifici e rinunce. Con i tempi mutati e fieri dei meravigliosi progressi della scienza e della tecnica che hanno trasformato le nostre condizioni di vita; in una società piena di esigenze, di comodità e di complessi, che ha bisogno anche delle cose inutili, non riusciamo neppure ad immaginare che nel passato ci sia stata della gente che per vivere si sia accontentata del puro necessario. Credo che uno dei mali causati dal consumismo sia proprio quello di avere distrutto nella nostra coscienza il senso dell’austerità e della frugalità che ci insegnano ad accontentarci di ciò che ogni giorno la vita ci offre. E così oggi l’austerità di vita, e la frugalità, da virtù che erano, sono diventate vizio, perché contrastano con la civiltà del consumo; mentre la prodigalità o addirittura lo spreco, sono diventate virtù, perché servono al sistema.

Ma se è vero che l’uomo oggi abbia guadagnato in comodità, in divertimenti,in soddisfazioni e piaceri, è altrettanto vero che, per la legge della compensazione, ha perduto in serenità.

Anche il lavoro oggi non ha più la stessa etica: non si lavora, ma si va soltanto a lavorare come gli antichi schiavi che venivano impiegati nella costruzione delle grandi piramidi. L’uomo è considerato come un semplice fattore della produzione, cosa tra le altre cose. Non è più una persona ma soltanto unità lavorativa e produttiva; ridotto quindi ad una quantità e segnato addirittura da un numero, come un ergastolano. Il lavoro è senza gioia: solo peso e maledizione. Nel passato il lavoro era si duro, impegnava l’uomo in una lotta, spinta spesso, fino ai limiti di ogni possibilità umana, ma in compenso era libero, contrassegnato da un clima di serenità, di pace, di gioia.

Sul volto di quella povera gente che ogni giorno chiedeva umilmente alla terra soltanto il necessario per vivere per se e per la propria famiglia si poteva facilmente intravedere tanta serenità che scaturiva da una vera ricchezza interiore, dalla gioia di vivere e, soprattutto da una grande fede ed un grande amore per la famiglia.

 

TRATTO DA: “Lassù sui monti”, Armando (Padre Pietro) Lavini – 1999

Padre Pietro (Armando Lavini) dal 1971 spinto da una “Forza Misteriosa”, si è dedicato alla ricostruzione di un’antica Chiesa sui Monti Sibillini ed alla “ricostruzione” di tante anime che ogni giorno raggiungono San Leonardo.

 

 

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